Gran ballo dell’Unità d’Italia – Bologna, 27 maggio 2023

27° edizione

Piazza Carducci diventa il palcoscenico immaginario della Festa da ballo che si svolse al Teatro Comunale il 2 maggio 1860 in occasione della visita del Re Vittorio Emanuele II a Bologna.

Cento danzatori di 8cento APS, in costumi storici, danzano il carnet de bal dell’epoca, mettendo in scena valzer, polke e quadriglie, e rievocando l’atmosfera festiva riportata da Enrico Bottrigari nella cronaca del tempo, diventata il titolo della rievocazione l’incantevole spettacolo …che toccò l’animo dei Bolognesi.

Per celebrare la centralità di Bologna nella scena nazionale del tempo, saranno presentate le Uniche Danze Italiane scritte e composte dal M° bolognese Luigi Giovetti per l’Unità d’Italia e da lui dedicate a sei diverse città: Napoli, Torino, Firenze, Roma, Milano e Venezia. La ricostruzione delle coreografie è frutto del lavoro svolto dai Maestri Italiani di Danza dell’Ottocento (MID800), la ricerca delle musiche originali è stata curata da Helmut Graf e il nostro Ensemble strumentale Andrea Maffei ha registrato ed inciso i brani.

La manifestazione è anche l’occasione per rivivere la scena rievocativa dell’omaggio offerto al Re dal Comitato delle Primarie Signore in rappresentanza della cittadinanza: una magnifica bardatura da cavallo.

La realizzazione della manifestazione è stata curata da 8cento APS, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna, e con la presenza del Gruppo femminile del coro Jacopo da Bologna, ass. Quam Pulchra Es, ass. Serenissime Danze 800 Verona.

Il Gran Ballo dell’Unità d’Italia fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate, e rientra nel calendario delle Rievocazioni Storiche della Regione Emilia-Romagna. Il Gran Ballo è inserito nel progetto di Mappatura delle rievocazioni storiche sul territorio nazionale del Ministero della Cultura.